Alfonso Ioni

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I test del campo visivo sono utilizzati in ambito medico per valutare la capacità del paziente di percepire oggetti e movimenti nel proprio campo visivo. Questi test sono utilizzati per diagnosticare una serie di disturbi visivi, tra cui glaucoma, retinite pigmentosa e alcune patologie cerebrali.

Il macchinario Smart System® VR Headset può essere utilizzato in questi test per fornire un’esperienza di realtà virtuale che simula il campo visivo del paziente. Grazie al suo ampio campo visivo di 110 gradi, il dispositivo può fornire una rappresentazione accurata del campo visivo del paziente e aiutare il medico a diagnosticare eventuali problemi.

Smart System® VR Headset

Inoltre, il dispositivo può essere utilizzato per eseguire test di confronto tra gli occhi, misurando la differenza tra il campo visivo dell’occhio destro e quello sinistro. Questo tipo di test è importante per diagnosticare eventuali disfunzioni visive che potrebbero essere presenti solo in uno dei due occhi.

In sintesi, il macchinario Smart System® VR Headset può fornire un importante contributo nel campo dei test del campo visivo in ambito medico, grazie alla sua precisione e alla sua capacità di simulare il campo visivo del paziente in modo accurato.

 

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Guarda il video:

Correzione dei difetti refrattivi (miopia, astigmatismo e ipermetropia) con laser ad eccimeri, lenti intraoculari fachiche.

Trattamento argon laser della retina in pazienti diabetici, con occlusione della vena centrale retinica, in pazienti affetti da corioretinopatia sierosa centrale.

Capsulotomia ND:YAG laser per cataratte secondarie.

Intervento di asportazione della cataratta con immissione di lente intraoculare multifocale.

Laser trabeculoplastica selettiva (SLT) con laser micropulsato.

Iridotomia ND:YAG laser nei glaucomi ad angolo stretto.

Il cheratocono è una malattia degenerativa della cornea (distrofia corneale progressiva non infiammatoria) che può colpire uno o entrambi gli occhi.

Il Cross-linking corneale è una tecnica parachirurgica ideata nel 1998 a Dresda in Germania. Grazie al cross-linking si rafforzano le fibre di collagene che costituiscono la cornea, impedendo così una riduzione della qualità visiva o -negli stadi più avanzati- la perforazione della superficie oculare stessa. Grazie a gocce a base di riboflavina (vitamina B2), una sostanza fotosensibile, irraggiata con raggi UV-A per circa 15 minuti, si irrobustisce la cornea, bloccando in molti casi l’avanzata una malattia che tende ad evolvere fino ai 40-50 anni e che nel 25% dei casi porta al trapianto di cornea.

La cataratta è un processo di progressiva perdita di trasparenza del cristallino. Questo processo, legato a fenomeni di ossidazione delle proteine che lo costituiscono, è il risultato di un fenomeno biochimico che si verifica con l’aumentare dell’età. L’allungamento della vita media ha portato a un aumento del numero di casi, tanto che oggi l’intervento di asportazione della cataratta è uno dei più eseguiti in tutto il mondo. Anche se si tratta di una patologia tipica della senescenza, può interessare anche età meno avanzate, ma in questi casi si tratta di cataratta legata a fattori secondari (diabete, fenomeni infiammatori, esposizione eccessiva a radiazione infrarossa o ultravioletta, cause iatrogene e congenite).

L’intervento praticato oggi, definito facoemulsificazione, si svolge nella maggior parte dei casi in anestesia topica, ottenuta instillando gocce di collirio anestetico qualche minuto prima dell’intervento. Talvolta tuttavia è necessaria l’anestesia locale, ottenuta tramite una iniezione di anestetico dietro il bulbo oculare, oppure l’anestesia generale (pazienti non collaboranti, affetti da demenza etc…). L’intervento di cataratta è, come dichiarato dalla SOI (Società Oftalmologica Italiana) un intervento oculistico maggiore, in quanto prevede l’ingresso nel bulbo oculare e l’asportazione di una parte dello stesso (il cristallino). Pertanto è un intervento delicato con una lunga curva di apprendimento da parte del chirurgo oculista

L’edema maculare è una condizione clinica causata da accumulo di liquido nella macula, o porzione centrale dell’occhio, secondaria a patologie sistemiche come il diabete, ad infiammazione oculare o a trombosi della vena centrale retinica. La macula è ricca di fotorecettori chiamati coni, cellule nervose responsabili del rilevamento della luce. In certe situazioni, può verificarsi un accumulo di fluidi, detto edema, all’interno della macula: in questi casi, la sensibilità della macula alla luce viene ridotta, causando una perdita della visione, anche grave.

La terapia dell’ edema maculare prevede:
• l’iniezione intraoculare di inibitori del VEGF (fattore di crescita dell’endotelio vasale) o di corticosteroidi;
• trattamento laser maculare con laser micropulsato.

Il primo è un trattamento invasivo da effettuarsi in ambulatorio chirurgico, mentre il secondo può essere effettuato in ambulatorio medico e non prevede tecniche invasive; i due trattamenti possono essere associati per aumentare l’efficacia della terapia antiedemigena.

Ringiovanimento della regione dello sguardo mediante tecniche chirurgiche e parachirurgiche. L’osservazione delle caratteristiche dell’invecchiamento di questa regione permettono al chirurgo oculoplastico di correggere la discesa dei tessuti nella parte superiore che include fronte, sopracciglio e la palpebra superiore e migliorare i cambiamenti dei volumi che avvengono nella parte inferiore che include la palpebra inferiore, la guancia e zigomo.

La tossina botulinica si utilizza per il trattamento estetico delle rughe sulla fronte e delle zampe di gallina. La tossina botulinica è un farmaco sicuro, molto usato oggi in medicina estetica anche per condizioni funzionali, che inibisce temporaneamente la contrazione dei muscoli mimici, impedendo così la formazione delle rughe. La tossina botulinica è un farmaco approvato dalla FDA americana per il trattamento delle rughe del terzo superiore del viso: se iniettato in piccoli dosi in specifici muscoli del viso diminuisce la formazione delle rughe di espressione e modifica la dinamica muscolare rendendo il viso più rilassato e riposato.

 

 

 

La tossina botulinica si utilizza per il trattamento estetico delle rughe sulla fronte e delle zampe di gallina. La tossina botulinica è un farmaco sicuro, molto usato oggi in medicina estetica anche per condizioni funzionali, che inibisce temporaneamente la contrazione dei muscoli mimici, impedendo così la formazione delle rughe. La tossina botulinica è un farmaco approvato dalla FDA americana per il trattamento delle rughe del terzo superiore del viso: se iniettato in piccoli dosi in specifici muscoli del viso diminuisce la formazione delle rughe di espressione e modifica la dinamica muscolare rendendo il viso più rilassato e riposato.

Rischi della tossina botulinica: é un veleno non mi farà male?

È un farmaco estratto dal veleno, come gli antibiotici sono estratti dalla muffa! È approvato dalla FDA americana per uso estetico! Viene usata in medicina da oltre 30 anni! Io non ho mai avuto un effetto collaterale in 12 anni e quei pochi riportati da altri che possono fare scalpore sui giornali sono estremamente rari. La precauzione principale che il trattamento sia eseguito da professionisti seri, che abbiano avuto un training specifico in campo estetico e specialmente esperti nella regione peri oculare, in ambienti appropriati (ambulatori medici) e con prodotti di origine certa.

Oggi in Italia in commercio ci sono 3 neuromodulatori con simile efficacia: Azzalure, Vistabex e Bocuture. Sconsiglio trattamenti fatti troppo a buon prezzo, fatti dall’amica estetista o da chiunque non sia un professionista abilitato! Le uniche complicazioni sono legate alla incerta qualità del prodotto e di chi lo somministra!

Asportazione di neoformazioni palpebrali, correzione di ectropion ed entropion, asportazione calazio, asportazione xantelasmi palpebrali, blefaroplastica superiore per correzione della blefarocalasi funzionale.

Entropion senile occhio sinistro prima e dopo:

 

Ectropion occhio destro prima e dopo:

 

Xantelasma palpebrale prima e dopo:

 

Calazio:

Il potere della luce per l’epilazione progressiva, il fotoringiovanimento, le discromie.

 

La luce pulsata, dall’esecuzione maneggevole e rapida, è estremamente versatile.

Nell’epilazione progressiva, la fototermolisi selettiva agisce inattivando il bulbo del pelo senza danni ai tessuti circostanti. Nel fotorigiovanimento, il tessuto trattato è stimolato negli strati interni con un aumento della produzione di collagene ed una naturale rigenerazione cutanea. Nel trattamento delle ipercromie agisce sulla melanina disgregando il pigmento, che verrà poi metabolizzato ed eliminato.

 

La luce pulsata in oftamologia.

Ad oggi la luce pulsata (IPL), oggi, rappresenta una delle terapie più innovative per alcune patologie oculistiche: • Meibomite; • Blefarite; • Sindrome da occhio secco​. Il dispositivo MEDLITE-OFT di ultima generazione, sfruttando la sua azione localizzata stimola le ghiandole del Meibomio a riprendere il loro normale funzionamento.

1. CARATTERISTICHE TECNICHE

Spettro di emissione: 590-1200 nm Potenza d’uscita: 10J/cm2 Sistema di raffreddamento del vetrino ad acqua.

2. IL MECCANISMO DI AZIONE

Il meccanismo di azione si basa sul trasferimento di calore, che ammorbidisce e facilita la fuoriuscita del meibum e riduce la trombosi del sistema vascolare adiacente alle ghiandole di Meibomio.

3. TRATTAMENTO

Il trattamento dura in genere pochi minuti: al paziente, viene applicata sugli occhi una mascherina di protezione ed il medico procede ad effettuare una serie di flash localizzati intorno alla palpebra inferiore. I risultati sono immediati e cumulativi e non vi è alcun disagio per il paziente.

4. I RISULTATI

La stimolazione permette alle Ghiandole del Meibomio di riprendere la propria normale funzione giá dopo 2 ore dal trattamento. Il successo completo della terapia, peró, si ha solo se si esegue il protocollo completo.

5. CASISTICHE CLINICHE

Uno studio multicentrico su 200 pazienti che si é tenuto in Francia, Nuova Zelanda e Cina ha evidenziato un considerevole miglioramento dei sintomi percepiti con una soddisfazione, dopo i primi 2 trattamenti, del 90% dei pazienti. Nel mese di Febbraio 2015 é stato pubblicato uno studio del Dipartimento di Oftalmologia dell’Universitá di Auckland dove sono stati trattati 28 pazienti in un solo occhio per valutare l’effetto della luce pulsata. Dopo 45 giorni e 3 trattamenti, lo Strato lipidico ed il BUT erano migliorati significativamente nell’occhio trattato e niente nell’occhio controlaterale.

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I filler o riempitivi in chirurgia estetica sono sovente utilizzati per correggere ed eliminare gli avvallamenti creati dalle rughe e dalle pieghe della pelle sul viso. Quando si forma una ruga, ad essere intaccata non è solo la parte più superficiale della pelle, ma anche il derma profondo, che resta fessurato per via della privazione di alcune sostanze nella struttura dermica. I filler offrono una buona resa e sono il complemento ideale di procedure chirurgiche per il ringiovanimento del viso intero, ad esempio del lifting.

Esempio di trattamento del contorno della bocca:

 

Attraverso i filler è possibile ottenere ottimi risultati con durate variabili nel tempo che possono arrivare fino ad un anno, a seconda che si tratti di materiali riassorbibili o semipermanenti. Le zone dove i filler trovano impiego sono generalmente:

• le labbra;
• il contorno labbra e le rughe perirorali;
• il mento;
• il solco nasolabiale;
• le guance;
• gli zigomi;
• le sopracciglia;
• occhiaie (valle delle lacrime).

La seduta di infiltrazione non richiede la preparazione tipica degli interventi di chirurgia estetica, perché siamo in ambito ambulatoriale e non è prevista alcun tipo di incisione. Dopo aver stabilito qual è il materiale più adatto alla sede da trattare e la profondità di inoculazione del prodotto si procede ad applicare del ghiaccio nella zona del trattamento: i nuovi filler contengono già della soluzione anestetica. Dopo l’infiltrazione non si applicano medicazioni particolari, ma in caso di indolenzimento è sufficiente applicare del ghiaccio. I filler sono iniettati direttamente lungo la ruga da trattare o nella zona da rendere più turgida (come le labbra e il loro contorno). Se necessario gli esiti possono essere rifiniti, perfezionati o prolungati con sedute successive.

 

Le “occhiaie” rappresentano un difetto estetico per molti pazienti in quanto danno allo sguardo un aspetto stanco e invecchiato. Il termine occhiaia include diversi tipi di difetti, ma normalmente indica quello che in medicina viene definito ‘solco lacrimale’ o ‘solco naso-giugale’ ed in inglese ‘tear trough deformity’. Questa area di ‘vuoto’ tra palpebra e naso che può essere più o meno accentuata è presente già in giovane età per fattori eredo-costituzionali e riguarda in egual misura maschi e femmine.

Ma non tutti i pazienti vedono la soluzione chirurgica di buon occhio, e non tutti i pazienti hanno borse palpebrali associate. Infatti nella mia pratica, la maggior parte dei pazienti che si rivolge a me per questo problema è molto giovane, ha poco grasso palpebrale da trasporre, per cui non un buon candidato alla soluzione chirurgica o non vuole affrontare la chirurgia.
Per tutti questi pazienti la soluzione migliore al momento è rappresentata dall’utilizzo di ‘filler’, in italiano ‘riempitivo’ a base o di acido ialuronico o di idrossiapatite di calcio. Il trattamento della ‘tear trough’ con filler viene eseguito in ambulatorio, spesso al tempo della prima visita, non è doloroso e permette nell’80% dei casi un recupero immediato senza segni troppo evidenti.

Vantaggi dell’idrossiapatite di calcio (Radiesse) è la sua stabilità, la maggior durata nel tempo, il fatto che non richiama acqua e quindi non causa edemi persistenti come l’acido ialuronico ed il colore bianco.
Sfruttando il suo colore, le infiltrazioni di Radiesse nel solco lacrimale riempie il vuoto del solco e schiarisce il colore scuro della pelle spesso associato migliorando anche i cerchi scuri. Migliorano spesso anche le borse palpebrali di modesta entità.

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